10/06 Cremona: presidio e conferenza stampa

Convocazione conferenza stampa – comunicato

Grazie alla vittoria del NO democratico costituzionale nel Referendum del 4 dicembre scorso e alla dichiarazione di incostituzionalità delll’Italicum da parte della Consulta, il Parlamento è stato chiamato ad elaborare una nuova Legge Elettorale finalmente coerente con lo spirito, i principi e le regole della Costituzione della Repubblica.
Siamo di fronte ad un passaggio fondamentale per la democrazia italiana, che da troppo tempo vive in uno stato tanto provvisorio quanto deteriorato. Lo stesso Parlamento in carica è stato eletto con una legge poi sancita come incostituzionale.

In queste settimane, pur senza un confronto adeguato nel Paese e nella Società, i lavori della Commissione sono ormai entrati nella fase decisiva. Dopo mesi di silenzi e rimozioni, dopo alcuni tentativi di forzature unilaterali, tra annunci e mistificazioni, approssimazioni e giravolte, oggi sembra si stia andando verso una repentina approvazione del nuovo testo, con un’improvvisa accelerazione determinata da una annunciata intesa tra i capi dei 4 partiti più rappresentati in Parlamento. Il balletto di notizie tra accordi sottobanco, opportunismi e trasformismi, fa pensare che fino all’ultimo la nuova legge sarà oggetto di trattative interessate e di scambi convenienti e c’è il rischio evidente che il risultato finale sia il frutto avariato della deformazione di una corretta rappresentanza agli interessi contingenti e particolari dei partiti ad oggi prevalenti e dei parlamentari uscenti, alla vigilia di nuove elezioni per garantire il ritorno in Parlamento ai soliti noti.

Non si tratta di una discussione astratta, nè di una regolamentazione formale: in un Paese in cui “la sovranità appartiene al popolo”, la Legge Elettorale è la forma essenziale per la determinazione della effettiva rappresentanza dei valori, degli ideali e degli interessi presenti nella società italiana e della libera scelta dei propri rappresentanti da parte dei cittadini e delle cittadine: è su questa base fondamentale che si costruiscono le condizioni per un corretto e legittimo esercizio del potere legislativo e di quello esecutivo, nella piena garanzia dell’indipendenza del potere giudiziario e nella distinzione e nell’equilibrio tra i poteri. La Legge Elettorale è dunque lo strumento istituzionale primario per la strutturazione di una democrazia fondata sulla rappresentanza pluralista e sulla partecipazione consapevole, per l’articolazione e l’implementazione del dettato costituzionale.

Per questi motivi, riteniamo nostro diritto e nostro dovere far vivere in questo passaggio la voce dei cittadini che si sono espressi con una partecipazione straordinaria nel voto referendario – principale strumento di democrazia diretta previsto dalla nostra Costituzione – dei comitati e delle associazioni, delle reti e dei movimenti, delle organizzazioni sindacali e delle forze politiche che in modo libero e attivo hanno promosso quel pronunciamento della larga maggioranza del popolo italiano.
Fuori da ogni tatticismo e da ogni politicismo, liberi da qualsiasi strumentalità e collateralismo, vogliamo far sentire al Parlamento e nel Paese il punto di vista indipendente di quanti chiedono una nuova Legge Elettorale finalmente degna della nostra Democrazia Costituzionale. Il nostro primo atto concreto è stato in queste settimane il lancio della petizione popolare “Restituire la sovranità agli elettori”: le prime 30.000 firme raccolte (un risultato straordinario in poche settimane e su un tema istituzionale complesso) sono state consegnate nei giorni scorsi al presidente del Senato Pietro Grasso e alla presidente della Camera Laura Boldrini.

Questa campagna di cittadinanza attiva, di partecipazione sociale e politica, si pone per noi, qui e ora, in naturale continuità con la grande stagione di attivismo popolare dei Comitati per il No promossi lo scorso anno, quando per dodici mesi abbiamo animato il confronto pubblico e orientato la decisione informata e consapevole di migliaia di cittadini cremonesi, cremaschi e casalaschi.
Essa costituisce per noi anche il primo appuntamento per l’apertura di una nuova stagione di impegno civile: dall’esperienza dei Comitati per il No e dell’intero movimento referendario, anche a Cremona come in tutto il Paese ci proponiamo di costituire in modo permanente il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale quale nuovo soggetto associativo indipendente – raccogliendo adesioni su base individuale e collettiva – motivato a lavorare in forma unitaria, pluralistica e reticolare sui temi della democrazia e della partecipazione, dell’autogoverno dei cittadini e della rappresentanza popolare, della difesa, del rinnovamento e dell’attuazione della Costituzione nata dalla Resistenza e dalla lotta di Liberazione nazionale ed europea dal nazi-fascismo.

Per queste ragioni e con questo spirito, a partire dall’appello lanciato nel sit-in tenuto ieri nella piazza di Montecitorio, anche a Cremona come in tutta Italia, il Coordinamento provinciale per la Democrazia Costituzionale promuove una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e rivolgersi al Parlamento, anche appellandosi direttamente ai Parlamentari eletti nelle nostre Circoscrizioni e ai Rappresentanti delle Istituzioni locali.

In questa circostanza, il CDC cremonese Vi invita ad una

CONFERENZA STAMPA APERTA
SABATO 10 GIUGNO
ORE 11:30
presso la Piazza Stradivari, lato SpazioComune
a Cremona

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